Moto GP

MotoGP, Mir è il re della cadute ma deve condividere la corona: la classifica

Non è MotoGP senza una caduta di Mir? Vero, ma il pilota spagnolo non è il solo al primo posto nella classifica delle cadute di questa stagione
Caduta di Mir e Zarco, MotoGP
Caduta di Mir e Zarco, MotoGP

La MotoGP si è fermata per la pausa estiva. Nei prossimi giorni sarà il momento di fare alcune riflessioni sul proprio rendimento, ma anche di snocciolare i primi dati di questa prima parte della stagione. Numeri che possono essere lo specchio di un motomondiale che sembrerebbe ormai direzionato verso la vittoria di Marc Marquez – lui stesso ha ammesso di avere tra le proprie mani il suo destino -, ma che si basa anche su altre certezze più o meno rilevanti. La MotoGP, d’altronde, non è solo vittorie: ma anche errori, scelte e strategie sbagliate, ma soprattutto cadute. Ogni volta che si scende in pista sono decine i piloti che, nel corso di un fine settimana, si ritrovano al suolo per aver forzato troppo la mano o per aver interpretato erroneamente una curva.

La classifica delle cadute in MotoGP

C’è qualcuno che, però, in questo potrebbe essere definitivo un vero e proprio specialista.  Tutti gli appassionati di MotoGP sanno che non è un vero e proprio weekend di motociclismo se, tra Sprint race o gara lunga, non c’è una caduta di Joan Mir. Il pilota spagnolo della Honda, infatti, è quello che fino a oggi è caduto più volte dalla propria moto: ben 15. Una cifra che conferma una tendenza dell’ex campione del mondo che si era notata già dallo scorso motomondiale ma che, probabilmente, nel corso di questa stagione si è fatta via via più costante. Eppure Mir non è l’unico ad aver toccato quella cifra. A raggiungerlo in vetta alla classifica è anche Joan Zarco, anche lui in sella alla Honda. A quota 12, in seconda posizione, si trovano invece Morbidelli, Miller, Bezzecchi e Alex Marquez. Una caduta in meno invece per il rookie Ogura (11), mentre a 10 cadute in tutte le sessioni sono arrivati Binder e Aldeguer.

Sono 9 le cadute per Pedro Acosta, nonostante la sua guida spesso aggressiva e rischiosa che ricorda, per certi versi, quella del primo Marc Marquez che, dopo esser stato tra i piloti più volte a terra nella passata stagione, oggi conta solo 8 cadute. A quota 7 ci sono, invece, Quartararo e Pecco Bagnaia, mentre Bastianini con la caduta nell’ultima gara a Brno mentre si trovava in terza posizione è arrivato a 6. Raul Fernandez, Chantra e Vinales contano solo 4 cadute in tutte le sessioni, con Rins, Oliveira e Di Giannantonio che hanno fatto meglio cadendo solo 3 volte. In penultima posizione Jorge Martin, che ha corso solo due gare ed è caduto 1 volta, quella dell’infortunio. L’unico a non esser mai caduto è il compagno di team di Mir, Marini.