Moto GP

MotoGP, Reggiani: “Marquez nel 2015 fece un danno a questo sport!”

L'ex pilota Loris Reggiani ha parlato di Marc Marquez criticandolo per quanto avvenuto nel 2015 con Valentino Rossi
Marc e Alex Marquez
Marc e Alex Marquez (Getty Images)

Il fatto che Marc Marquez non abbia una grande considerazione in Italia è risaputo. I fischi durante la premiazione della Sprint race al Mugello ne sono l’ennesima conferma e la rabbia nei suoi confronti ha anche delle motivazioni specifiche che risalgono al duello del 2015 con Valentino Rossi, quando il pilota spagnolo si mise in mezzo nella sfida a due tra la leggenda italiana e Jorge Lorenzo per la vittoria del titolo finale. Colpi proibiti, azioni non sempre corrette che portarono il Dottore a perdere la pazienza e a compromettere le possibilità di vincere il suo decimo mondiale di MotoGP. A distanza di dieci anni neanche l’arrivo in Ducati, team italiano, di Marquez ha fatto sì che si raffreddasse l’odio sportivo nei confronti del numero 94. L’urlo di Tardozzi alle tribune del Mugello «È rosso!», si è perso tra gli assordanti fischi delle tribune, a conferma di come quella frattura, probabilmente, non verrà mai ricucita.

Reggiani su Marquez e sul duello con Valentino Rossi

A parlare di Marc Marquez e di quel 2015 è stato di recente anche l’ex pilota Loris Reggiani che, intervenendo ai microfoni di Fanpage, ha definito il comportamento del pilota all’epoca della Honda un danno per la storia del motociclismo: «Quella stagione ha cambiato tutto, Marquez ha mancato di rispetto al motociclismo, quella stagione lo ha squalificato come uomo. Anche io ero un suo tifoso, anzi, per dire la verità, io preferivo Marc a Valentino, mi piaceva tantissimo il fatto che fosse arrivato in MotoGP e avesse messo tutti in riga col suo talento. Quello nessuno glielo toglie, ma l’uomo Marquez ha perso tantissimo. Ci credo che lo fischiano, basterebbe chiedere scusa, anche a dieci anni di distanza. Rossi non ha mai tirato un calcio a Marquez, nemmeno la Dorna lo ha mai considerato tale. Non è umanamente possibile spingere via una moto da 150 chili mentre sta andando, anche se piano. Rossi meritava quel titolo, era stato in testa dalla prima alla penultima gara. Lorenzo ha vinto più GP, ma Vale fu più costante e Jorge un po’ si è prestato a quel gioco, l’ha detto pure lui dopo Valencia. Se quelle tre ultime gare fossero andate come dovevano, quel Mondiale l’avrebbe vinto Rossi, a 36 anni!».

Reggiani sulla stagione in corso

Nessuna critica, però, sul Marquez pilota. Reggiani ammette la stima nei suoi confronti, giustificata dai risultati ottenuti nel corso della sua carriera e nell’arco della stagione attualmente in corso, facendo un paragone con Bagnaia che, invece, è la nota stonata di questo motomondiale: «Credo che Bagnaia stia soffrendo la pressione interna, soprattutto quella del compagno di squadra. Marquez è velocissimo, costante ovunque. Qui non è questione che Bagnaia non vince: qui è che Pecco non fa nemmeno secondo e questo mi ha un po’ deluso, mi aspettavo molto di più da lui. Gresini sta facendo meglio persino della VR46, che doveva essere la satellite di riferimento Ducati. Invece il team Gresini si dimostra preparato, serio, fatto di persone competenti. Un lavoro straordinario»