La proposta di Toni Nadal per rallentare il gioco

L’ex capitano della nazionale italiana di Coppa Davis, Paolo Bertolucci, ha evidenziato recentemente come nel tennis moderno la potenza dei colpi stia sovrastando la sensibilità e il gioco di tocco, opinione che trova d’accordo anche lo storico allenatore di Rafa Nadal, nonché suo zio, Toni il quale, intervistato da Le Monde, lancia una proposta interessante per intervenire su questo aspetto.
L’idea di Toni Nadal
Lo zio del leggendario Rafa non pare essere un amante di come si sia evoluto il gioco del tennis: “Nel tennis la dimensione della rete è immutabile, mentre l’altezza media dei giocatori del circuito è aumentata da 1,75 metri dei miei tempi a 1,90 oggi; in più i giocatori sono anche più potenti. Suggerisco, quindi, di ridurre la dimensione delle racchette perché la natura stessa del gioco è cambiata”.
Il parallelo tra tennis e calcio
Citando il super battitore Giovanni Mpetshi Perricard, l’iberico fa un paragone tra tennis e calcio: “Riuscite ad immaginare una partita di calcio che inizi con un rigore? Sarebbe un po’ assurdo. Questo però è un po’ quello che succede nel tennis perché i servizi sono sempre più dominanti e sempre più difficili i giochi per chi è alla risposta. Ad esempio, di fronte a un giocatore come Giovanni Mpetshi Perricard che serve le sue seconde palle a 220 km/h non c’è altra tattica possibile se non quella di lasciar passare la tempesta”.