Maracanã in vendita per 370 milioni: Rio de Janeiro valuta la cessione

Caos Maracanã: il governo di Rio mette in vendita lo stadio per evitare i costi di gestione. La cessione è complicata dal contratto di concessione

Il Maracanã, lo stadio leggendario teatro di innumerevoli imprese, è stato messo in vendita. Un luogo che ha ospitato due finali dei Mondiali (il celebre Maracanazo del 1950 e la vittoria tedesca del 2014) e, più recentemente, il trionfo dell’Argentina di Lionel Messi in Copa América 2021 dopo 28 anni di digiuno, potrebbe finire in mani private.

L’Estádio Jornalista Mário Filho, noto a tutti come Maracanã, è stato inserito in una lista di 30 nuovi immobili che la Commissione di Costituzione e Giustizia dell’Assemblea Legislativa di Rio de Janeiro ha proposto di liquidare. La decisione è una risposta urgente alla necessità del governo statale di raccogliere fondi e ridurre il deficit fiscale.

L’obiettivo: ridurre un debito da capogiro

Il valore di mercato del Maracanã si aggira intorno ai 370 milioni di dollari, ma il prezzo finale dipenderà, come chiarito dal presidente della Commissione Rodrigo Amorim, “da ciò che offrirà il mercato“.

Il motivo principale che spinge a questa drastica risoluzione è il debito pubblico dello Stato di Rio con il Governo Centrale, che sfiora la cifra impressionante di 1,89 miliardi di euro.

Amorim ha sottolineato che un altro fattore determinante sono i costi di manutenzione che lo Stato deve sostenere per ogni evento sportivo (circa 185 mila dollari a partita). L’obiettivo della vendita è “evitare i costi derivati dall’abbandono di questi spazi e riattivarli con un uso più produttivo“.

La cessione è complessa: il nodo Fla-Flu

L’operazione, tuttavia, non è affatto semplice. Prima di tutto, il progetto di legge dovrà essere approvato in via definitiva dal plenum della Commissione, e poi sarà necessario che arrivi un’offerta economica privata concreta per l’acquisto della proprietà.

In caso di approvazione, il processo si preannuncia molto turbolento a causa di un ostacolo legale non indifferente: il Maracanã è attualmente soggetto a un contratto di concessione che dura fino al 2044, firmato con il consorzio Fla-Flu (Flamengo e Fluminense). Entrambi i club hanno già espresso la ferma intenzione di “adempiere al contratto fino alla fine“.

A 70 anni dalla sua costruzione, con una capienza attuale di 78.838 spettatori (dopo le modifiche per i Mondiali 2014), l’idea di vendere lo stadio a un’azienda privata appare oggi come l’unica opzione “praticabile” per il governo brasiliano, nel tentativo di alleggerire il peso economico di un’icona leggendaria.