Il Santos si salva nel segno di Neymar. Il talento brasiliano, il figliol prodigo che è tornato a casa, garantisce la sopravvivenza storica di un club che ha rischiato la retrocessione in una stagione drammatica. Ma è nel momento più complicato che O’Ney è salito in cattedra, si è preso la squadra sulle spalle, ha permesso un cambio di rotta a una formazione che solo con l’aiuto decisivo del proprio leader è riuscita a vincere quattro delle ultime 6 partite, pareggiando le restanti 2.
La salvezza guidata da Neymar
La sconfitta contro il Flamengo sembrava una pietra tombale sulla loro stagione, ma con il senno di poi si è rivelata essere la chiave per un un finale di campionato che non solo ha permesso al Santos di salvarsi nel 3-0 contro il Cruzeiro, all’ultima giornata, ma anche di salire in dodicesima posizione e ottenere l’accesso alla prossima Sudamericana. Al triplice fischio la gioia è stata incontenibile, le lacrime di Neymar sono liberatorie per il peso che si è scrollato dalle spalle, per una liberazione da quelle ardue responsabilità che si era caricato scendendo in campo anche in condizioni al limite, anche con il menisco rotto e un’operazione ormai prossima.
Il commento di Neymar
Ed è proprio Neymar che al termine della partita ha commentato lo strepitoso successo del Santos, raccontando le difficoltà degli ultimi giorni nell’affrontare una situazione tanto delicata e psicologicamente difficile per lui: «Sono venuto qui per aiutare la squadra nel miglior modo possibile. Le ultime settimane sono state difficili, ero a terra moralmente. Sono grato a chi mi ha sostenuto e a Dio. Ora è tempo di riposare e poi operarmi. Il Santos merita di più, merita di stare sempre in alto. Futuro? Non so cosa succederà. Per ora voglio riposarmi e staccare un po’ dal calcio. Ma il mio cuore appartiene sempre al Santos».