Si sta per chiudere un’era calcistica. I campioni con i quali sono cresciute le ultime generazioni, ammirando e ispirandosi alle loro gesta, stanno via via appendendo gli scarpini al chiodo, salutando quello sport che li ha resi celebri ma, soprattutto, che li ha resi dei punti di riferimento per tutti. Messi e Ronaldo sono i simboli di questo movimento. I due opposti che si sono affrontati per decenni in una sfida infinita e destinata a restare tale in eterno. Chi è il più forte? Il mondo del calcio si spacca in due in una battaglia che non vedrà mai la parola fine. Ma non solo loro. Le stelle son state tante, tra questa anche chi li ha supportati accollandosi quel lavoro sporco che gli ha permesso di esser tanto celebri. Un esempio? Sergio Busquets nel Barcellona. Qualità, sicuramente, ma anche tanta quantità. Era lui a garantire copertura a una squadra che poteva permettersi attaccanti come Pedro, Villa, Suarez e Neymar, oltre alla già citata ‘Pulce’. Oggi il centrocampista spagnolo è in forza all’Inter Miami, ancora a coprire le spalle a Messi, ma in queste ore ha annunciato che il ritiro per lui è ormai vicino.
Sergio Busquets sul ritiro
«Quando sono andato via dal Barcellona sapevo già che non sarei più tornato in Spagna né in Europa. Ho anche un’età avanzata: sono molto più vicino al ritiro che a continuare a giocare. Non c’è ancora nulla di ufficiale né su una possibile rinnovo né su una cerimonia di addio». Si è espresso così Sergio Busquets, facendo scendere una lacrima sul volto di tutti gli amanti di questo sport. Chi lo ha apprezzato ne sentirà la mancanza, anche se oggi è in campo a migliaia di chilometri di distanza. Simbolo del Barcellona dall’altro delle sue 722 presenze, vincitore di 9 campionati spagnoli, di 7 Coppe di Spagna e altrettante Supercoppe, di 3 Champions League, di 3 Supercoppe Europee e sempre di 3 Mondiali per Club. Trentadue trofei, ai quali si aggiungono 1 Europeo e 1 Coppa del Mondo con la Spagna e 1 Leagues Cup e 1 MLS Supporters’ Shield con l’Inter Miami nella carriera di un giocatore al quale il calcio sarà sempre grato.