Nba, il ritorno a Portland di Lillard: “Sarà l’assistente più pagato della storia…”

Una scelta di cuore. “Together again”, “Di nuovo insieme”. Così, con questo messaggio-video social, nei giorni scorsi Damian Lillard aveva confermato l’indiscrezione di ESPN, annunciando contestualmente il suo ritorno a Portland da giocatore dei Blazers. A tutti gli effetti, un ritorno a casa per “Dame”, lui che è il miglior marcatore di tutti i tempi della franchigia quasi 20mila punti realizzati in NBA.
“Non mi è mai sembrato giusto non essere a casa – ha detto ieri nel giorno della sua “nuova” presentazione, adesso che sta ancora recuperando dal grave infortunio al tendine d’Achille -. In un modo o nell’altro ho trovato il modo di tornare”, ha ribadito Lillard, a soli due anni di distanza dal burrascoso addio alla franchigia con la cessione ai Milwaukee Bucks in cambio di Jrue Holiday che, per uno strano giro del destino sarà proprio suo compagno di spogliatoio a Portland.
“Per me questa non è stata una scelta difficile: poter tornare a casa vicino a tutta la mia famiglia, i miei figli, mia madre, mio fratello, le mie sorelle e tutti gli amici che ho in giro per Portland lo hanno reso semplice. Non mi aspettavo che succedesse così in fretta: voglio ringraziare Joe (Cronin, GM della squadra seduto al suo fianco) e Chauncey Billups, per averlo reso possibile perché dovevamo essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Io e Joe avevamo un grande rapporto prima che diventasse GM: al tempo della trade c’è stato un periodo difficile, ma quando sono tornato sono andato a salutare lui e Jody Allen (la proprietaria dei Blazers). Volevo che sapessero che da parte mia non c’era rancore”.
Billups: “Gli ho detto che sarà l’assistente più pagato di sempre…”
Lillard, come anticipato, passerà tutta la prossima stagione a fare riabilitazione per la rottura del tendine d’Achille, subita lo scorso aprile ai playoff e, anche se non ha escluso del tutto la possibilità di scendere in campo nel 2025-26, la logica suggerisce che si procederà con cautela nel recupero, considerando i suoi 35 anni.
“La parte orgogliosa di me la pensa diversamente, ma con il tempo e con l’età si diventa più saggi – ha aggiunto Lillard -. Ma faremo ciò che è meglio per me, prendendoci tutto il tempo necessario per essere sicuri che sia tutto a posto”.
Coach Chauncey Billups ha commentato così il tutto, scherzosamente. “Gli ho detto che quest’anno sarà l’assistente allenatore più pagato nella storia della lega…perché lo metterò a lavorare ogni singolo giorno”.